#principale windowTitleClass=Progettazione classi workflow windowTitleInstance=Visualizzazione istanze workflow btnNewTooltip=Nuova classe btnOpenTooltip=Apri classe btnSaveTooltip=Salva classe btnGoToParentTooltip=Visualizza il processo chiamante btnRefreshInstanceTooltip=Aggiorna la situazione dei flussi btnAntiOnTooltip=Antialias attivato btnAntiOffTooltip=Antialias disattivato btnZoomOutTooltip=Rimpicciolisci schema btnZoomOffTooltip=Riporta lo schema in scala 1:1 btnZoomInTooltip=Ingrandisci schema #pannello proprieta' processo (classe) lblClass=Processo lblClassAppPrefix=Applicazione lblClassName=Nome lblClassDescription=Descrizione lblClassNote=Note lblClassAttributes=Attributi lblClassOwner=Responsabile lblClassError=Errori lblClassErrorUserrole=Avvertire lblClassTimeout=Scadenze btnAddAttr=(+) btnRemoveAttr=(-) #pannello proprieta' stato (nodo) lblStateAttributes=Stato lblNodeName=Nome lblNodeDescription=Descrizione lblNodeNote=Note chkIsJoin=E' un join chkIsAutoActivate=Attivazione immediata chkIsAutoActivateTooltip=<html><b>Attiva immediatamente l'azione sui client specificati.</b><br>\ Questa impostazione ha effetto solo per le azioni che si svolgono sul client.<br>\ L'attivazione avverra' automaticamente solo se il client e' loggato<br>\ nell'istante dell'esecuzione da parte del server.<br>\ Altrimenti apparira' nella lista delle attivita'.</html> lblActionAppPrefix=Applicazione lblActionName=Azione lblAutoActionActor=Attore per attivazione immediata lblAutoActionActorTooltipText=<html><b>Attore per attivazione immediata.</b><br>\ Questo attore dev'essere un sottoinsieme<br>\ dell'attore per lista attivita', altrimenti<br>\ l'auto attivazione non avviene.</html> lblActionActor=Attore per lista attivita' lblInputMapping=Parametri in input lblOutputMapping=Parametri in output lblActionError=Errori lblActionErrorUserrole=Avvertire lblActionTimeout=Scadenze #pannello proprieta' transizione (arco) lblTransitionAttributes=Transizione lblPropagationFilter=Condizione chkPropagationFilterExpression=Espressione booleana #popup classe processo popupClassAddStartState=Aggiungi stato iniziale popupClassAddActionState=Aggiungi azione popupClassAddStopState=Aggiungi stato finale #popup nodi grafo popupStateRemove=Rimuovi popupStateConnectToOtherState=Connetti ad altro stato popupStateDisconnectFromOtherState=Disconnetti da altro stato #popup archi grafo popupTransitionRemove=Rimuovi lblPropagationFilterHint=<html><div align="center"><font face="tahoma" size="2">\ Affinche' sia possibile impostare una condizione \ sulla transizione, e' necessario associare \ nello stato di partenza della transizione \ una azione che restituisce parametri in output. \ Successivamente, e' necessario mappare \ uno di questi parametri come condizione</font></div></html> #descrizioni varie descStartState=stato iniziale descStopState=stato finale descAction=azione descNewAttributeName=nuovo_attributo #tabelle descHeaderParameter=Parametro descHeaderValue=Valore descHeaderAttribute=Attributo descHeaderType=Tipo #messaggi attributeIsReferencedByClass=L'attributo di processo "<%attributeName%>" \ e' referenziato da alcuni parametri della classe attributeIsReferencedByState=L'attributo di processo "<%attributeName%>" \ e' referenziato dallo stato "<%stateName%>" (<%stateDescription%>), alcuni \ dei suoi campi non sono modificabili attributeAlreadyExists=L'attributo di processo "<%attributeName%>" esiste gia' startStateCannotHaveEnteringTransitions=Lo stato iniziale non puo' evere transizioni entranti stopStateCannotHaveExitingTransitions=Lo stato finale non puo' evere transizioni uscenti joinStateMustHaveAtLeastTwoEnteringTransitions=Uno stato di tipo JOIN \ deve avere almeno due transizioni entranti stateIsNoMoreJoin=Lo stato "<%stateName%>" (<%stateDescription%>) non e' piu' di tipo JOIN badPropagationFilterSoReset=La transizione ha una errata condizione associata, \ pertanto tale condizione verra' annullata warningMultipleMappedPropagationFilterParameter=Attenzione, la condizione e' \ stata impostata in piu' di un parametro di output. Questo potra' portare a \ comportamenti imprevedibili in fase di test della condizione. Si prega di \ correggere l'anomalia someFiltersHadBeenCleared=Alcune condizioni sulle transizioni uscenti \ sono state eliminate in quanto non compatibili con le nuove impostazioni someFiltersAreMissing=Alcune transizioni uscenti mancano della condizione cannotFindTransitionExtremesLoadingFromXMLFile=Impossibile trovare gli stati di \ partenza ed arrivo della transizione durante il caricamento del processo \ dal file XML # messaggi noPermitOwnedToEnterFrame=E' necessario essere amministratore del workflow \ oppure power user del workflow per poter accedere all'interfaccia \ di visualizzazione e design # tips tip_title=Editor delle classi di Workflow tip_1=Benvenuto! Premi il pulsante destro del mouse sull'area di disegno \ per iniziare. tip_2=Questo editor permette di definire classi di workflow. Una classe e' \ una specie di progetto. Da questo progetto sara' poi possibile creare \ delle istanze, che sono materializzazioni di tale progetto. Quindi, ad un singolo \ progetto corrisponderanno molteplici istanze. Si immagini di definire una classe \ che gestisce una particolare problematica. Una volta definita questa classe, \ si potra' creare una nuova istanza della classe ogni qualvolta si presenta \ tale problematica. Questo permette di definire una sola volta come si risolve \ un determinato problema. tip_3=Una classe di workflow e' composta da nodi (gli elementi con le icone) \ collegate tra loro da transizioni (le linee con le frecce). Ogni elemento grafico \ nell'area di disegno offre delle opzioni se si preme il pulsante destro \ del mouse su di essi. tip_4=Premendo il pulsante destro del mouse su uno spazio vuoto dell'area \ di disegno si possono creare i nodi. I nodi possono essere di vario tipo: \ iniziale, azione, finale. Puo' esistere solo un nodo iniziale ed un nodo finale \ in una classe. Il nodo iniziale e' dove inizia il flusso mentre quello finale e' dove \ termina il flusso. I nodi azione invece possono essere molteplici. tip_5=Collegando tra loro i nodi (click destro del mouse su un nodo) \ e' possibile definire l'ordine con cui si eseguono le operazioni. tip_6=Quando si selezionano differenti tipi di oggetto dall'area di disegno, \ il pannello dei dettagli cambia in funzione dell'oggetto selezionato. \ Sono disponibili vari pannelli di dettaglio: per la classe di workflow, \ raggiungibile cliccando in un'area libera del foglio di disegno, \ per i nodi, raggiungibile cliccando su un nodo e per la transizione, \ raggiungibile cliccando su una delle linee con la freccia. tip_7=I pannelli di dettaglio possono essere espansi oppure collassati per \ risparmiare spazio a video. Per espandere/collassare i pannelli basta cliccare \ sul simbolo in alto a sinistra vicino al titolo del pannello stesso. tip_8=I nodi azione permettono di fare eseguire delle attivita' al workflow. \ Ogni applicazione della suite puo' offrire piu' azioni specifiche (ad esempio \ inviare una eMail). Il meccanismo delle azioni e' espandibile e nel tempo \ le applicazioni possono aggiungere nuove azioni disponibili per il sistema. tip_9=Ogni azione e' una specie di funzione che prende in entrata dei dati, \ effettua delle elaborazioni su tali dati e fornisce in uscita altri dati. \ Non e' obbligatorio che ci siano sempre dati in entrata e dati in uscita \ ma in generale il meccanismo lo prevede. Alcune azioni sono tali da avere un \ numero variabile di dati in entrata/uscita in base a come esse vengono \ configurate. Non e' possibile decidere quali siano i dati in entrata \ e in uscita di una attivita', in quanto tali informazioni sono codificate \ nell'applicazione che definisce l'attivita' stessa. tip_10=Per facilitare la gestione dei dati e' possibile definire a livello di \ classe una serie di attributi. Questi attributi possono essere interni alla \ classe (cioe' non visibili in fase di istanziazione della stessa) oppure \ possono essere in entrata e/o in uscita. Da un punto di vista logico sono simili \ ai dati in entrata/uscita delle azioni, solo che in questo caso e' chi \ disegna il flusso che le definisce. Il fatto di poter definire degli attributi \ in entrata e/o uscita permette di utilizzare il workflow per costruire le proprie \ funzioni di elaborazione dati. tip_11=Ogni azione permette di specificare anche chi la deve eseguire (attore). \ Non sempre questa informazione e' applicabile. Se l'azione avviene sempre \ da parte del server non e' detto infatti che abbia un senso specificare chi \ la debba eseguire. Quando invece l'azione dev'essere eseguita da un utente \ e' invece basilare fornire questo dato, in quanto questo influenza l'interazione \ del sistema con i vari utenti che ne usufruiscono. E' possibile assegnare \ una attivita' ad un utente, un gruppo, un ufficio, oppure e' possibile riferirsi \ al responsabile della classe (definito del pannello dei dettagli della classe) \ oppure al responsabile dell'istanza (chi fisicamente ha causato l'avvio \ della specifica istanza di una classe). tip_12=Se una attivita' prevede l'interazione con l'utente, nel momento in cui \ il flusso arriva ad eseguire tale attivita' l'utente in oggetto si vedra' \ apparire sulla propria lista delle attivita' la nuova richiesta. A questo punto \ sara' l'utente a decidere quando evadere la richiesta. Una volta che la richiesta \ e' stata evasa, il flusso che fino a quel momento era in attesa riprendera' \ la sua attivita'. tip_13=Deve esistere almeno un flusso in esecuzione per ogni istanza attiva. \ E' possibile comunque che siano presenti piu' flussi in esecuzione. \ Quando uno di questi flussi e' in attesa dell'interazione con l'utente gli altri \ sono svincolati da questa attivita' e possono proseguire in modo indipendente. tip_14=Non e' obbligatorio definire una sola transizione uscente da un nodo. \ E' possibile infatti che piu' transizioni escano o entrino in un nodo. \ Quando piu' transizioni escono da un nodo significa che il flusso di lavoro \ si dovra' sdoppiare dopo che l'attivita' legata a tale nodo e' stata eseguita. \ Quando invece piu' transizioni entrano in un nodo significa che i flussi \ subiscono una confluenza. tip_15=Quando piu' transizioni entrano in un nodo, tale nodo puo' essere definito \ come JOIN (riunificazione) o meno. In caso di join significa che tutti i flussi provenienti \ dalle varie transizioni devono confluire nel nodo prima che l'attivita' \ ad esso associata venga effettuata. In questo caso l'attivita' viene eseguita \ un'unica volta e alla fine di questa ne uscira' un unico flusso. Se invece \ il nodo non e' un JOIN ogni flusso entrante scatena l'attivita' associata al nodo. \ Non c'e' attesa che tutti i flussi siano confluiti, quindi l'attivita' viene \ eseguita non appena un qualsiasi flusso arriva. Inoltre escono tanti flussi \ quanti ne sono entrati. tip_16=E' possibile definire una scadenza per ogni attivita'. La scadenza ha \ molteplici parametri (il pannello con l'orologio) e permette di definire un \ limite massimo dopo il quale si considera l'attivita' in ritardo. Quando l'attivita' \ e' in ritardo viene notificato chi di dovere (impostato nella scadenza). \ E' inoltre possibile definire due preavvisi prima della scadenza. \ L'utente che deve eseguire una attivita' con scadenza vede nella sua lista \ delle attivita' il tempo trascorso e quello rimanente prima della notifica \ del ritardo. La scadenza si puo' definire in base all'istante iniziale \ dell'attivita', oppure all'istante iniziale dell'istanza o ancora sulla base \ di un attributo di classe. tip_17=Similmente alle attivita', e' possibile definire una scadenza anche per \ l'intero flusso. In questo caso non sono disponibili tutte le opzioni \ che erano disponibili per le attivita' in quanto alcune di esse non sono applicabili. tip_18=E' possibile definire una attivita' come "auto attivante". Questo significa \ che quando il sistema andra' ad eseguire tale attivita', se l'utente designato \ per l'esecuzione dell'attivita' e' loggato nel sistema allora esso non dovra' \ selezionare manualmente tale attivita' dalla sua lista delle attivita', ma \ sara' il sistema ad attivargliela automaticamente. Si deve porre molta attenzione \ nell'utilizzare questa caratteristica in quanto si rischia di disturbare inutilmente \ l'utente mentre sta svolgendo altre mansioni. In generale si dovrebbe utilizzare \ questa caratteristica quando si sta definendo una attivita' che l'utente stesso \ si aspetta di ricevere in funzione di altre sue precedenti azioni. tip_19=E' possibile istanziare classi di workflow da una classe di workflow. \ In questo modo una classe puo' utilizzare altre classi per rendere piu' \ modulare il proprio funzionamento. tip_20=E' necessario porre attenzione in fase di progettazione di una classe. \ Anche se il sistema e' in grado di effettuare dei controlli, non e' possibile \ riuscire ad impedire di disegnare situazioni che entrino in loop causando problemi \ al sistema. Questo e' il prezzo da pagare per avere molta liberta' d'azione. tip_21=Una classe di workflow appartiene ad una ed una sola applicazione. \ E' necessario pertanto definire nel pannello dei dettagli della classe a quale \ applicazione essa appartenga. Si dovranno definire inoltre un nome ed una descrizione \ per tale classe. tip_22=Il nome assegnato ad una classe, assieme al nome dell'applicazione cui \ questa appartiene sono le uniche informazioni che il sistema ha a disposizione \ per riconoscere una classe di workflow nell'istante in cui questa viene istanziata. \ E' pertanto necessario definire il nome della classe in modo univoco. tip_23=La classe viene salvata in un file XML. Tale file verra' poi utilizzato \ dall'amministratore del workflow per l'inserimento della classe all'interno \ del sistema. Per motivi di sicurezza non e' possibile inserire \ una classe di workflow nel sistema direttamente dall'editor.